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sabato 8 ottobre 2011

Un buon pareggiovic

La partita contro la Serbia, si sa, contava poco o nulla per noi. Per la Serbia, invece, contava tanto, visto che doveva vincere per garantirsi il secondo posto nel girone e andare ai playoff. Match quindi vero da subito, fino a diventare quasi cattivo nell'ultimo quarto d'ora. Parte benissimo l'Italia che trova il vantaggio dopo neanche un minuto grazie a Claudio Marchisio. Il pareggiovic serbo arriva al 26esimo grazie a Ivanovic, che devia il tiro di Tosic dopo angolo battuto da  Krasic. Nell'azione c'è in fuorigioco Pantelic, ma secondo l'arbitro non partecipa all'azione.

Le Pagelle

Buffon: 6.5.
Dopo pochi secondi Kolarov prova a sorprenderlo, e quasi ci riesce. Nulla può in occasione del gol. Nell'intervallo qualcuno gli fa vedere il nome che ha scritto nella maglia, si ricorda delle cose che è capace di fare, e dopo una manciata di minuti del secondo tempo mette il mantello, e vola a togliere una punizione, sempre di Kolarov, da sotto il sette. Saracinesca
Maggio: 6.
Porca troia quanto corre. Quella fascia l'ha fatta 34 volte in 90 minuti. Ma è poco presente in fase difensiva e sbaglia qualche diagonale di troppo. Instancabile
Bonucci: 6.
Quando fa il difensore centrale fa un figurone quasi sempre, mantenendo bene la posizione e soffrendo pochissimo. Ogni tanto pensa di essere un'ala, con incursioni palla al piede che sarebbero vietate vista la sua posizione, altre volte si crede regista, con lanci millimetrici per curve e tribune. Coraggioso
Barzagli: 6.5.
Sicuro, presente, efficace. Non sbaglia praticamente mai, non prova a strafare. Fa il suo con diligenza e precisione. Secchione.
Chiellini: 6.5.
Che lo si metta al centro o a sinistra non importa. Fa sempre e comunque il suo dovere. Accompagna spesso l'azione offensiva, azzecca tutte le diagonali e non si fa saltare mai da Krasic. Perfetto.
Pirlo: 6.
Se fosse qualcun'altro, sarebbe un 7, ma da Pirlo ci si aspetta sempre qualcosa in più. Sbaglia in più di un occasione in fase di impostazione. Ma in mezzo al campo c'è sempre. Solite finte a disorientare tutti e visione di gioco che sembra in un videogame. Sorridente.
De Rossi: 6.5.
Presenza costante. Dove c'è bisogno lui c'è. Sradica mille palloni ed è importante anche in fase di impostazione. Sicurezza
Marchisio: 7.5
Il migliore in campo per distacco. Oltre al gol, il primo in maglia azzurra, non sbaglia mai nulla. Costanti inserimenti offensivi, ripiegamenti difensivi puntuali ed efficaci. Visione di gioco e intelligenza tattica insolita per un 25enne. Esce per infortunio e tutti i tifosi Juventini tremano. Immenso
Nocerino: 6.
Entra quando la partita inizia a farsi cattiva con costanti interruzioni di gioco. Lui si trova a meraviglia quando c'è da picchiare come fabbri qualunque cosa si muova. Grintoso.
Montolivo: 5.
Entra in campo, non capisce bene chi stia contando, e allora per andare sul sicuro gioca a nascondino contro tutti. Non si vede praticamente mai, un fenomeno puro. Però si gioca a un altra cosa (gli hanno dato i parastinchi apposta). A 10 minuti dalla fine Prandelli finalmente lo vede e lo cambia. Evanescente.
Aquilani: s.v.
Rossi: 6.5.
Tanto movimento e una bella intesa con Cassano. Serve a Marchisio la palla del vantaggio. Poco dopo potrebbe raddoppiare, ma è bravo il portiere. Garanzia
Cassano: 7
Il barese sta bene e si vede. Cerca spesso la palla, e si abbassa molto per ottenerla. Azzecca tutti i passaggi, quando non può scaricare prova da fuori creando sempre pericoli. Salta l'uomo con una facilità imbarazzante. Manca solo il gol alla sua prova per essere perfetta. Ritrovato
Giovinco: 6.
La formica atomica subentra a Cassano, e l'Italia perde di qualità. Tanto impegno per il permense, ma da lui ci si aspetta molto di più. Folletto

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