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venerdì 16 marzo 2012

Ah, l'onore delle armi!

Lo sport italiano sta facendo cagare. Pochi giri di parole, poche manfrine, pochi si, ma, però, se, forse e altri cazzi. Fa cagare.

Adesso ci sono tre competizioni di gran moda: Champions League ed Europa League per quanto riguarda il calcio, e Sei Nazioni per quanto riguarda il rugby.
Io a proposito di quest'ultimo sport so poco. So che la palla con le mani non si può passare in avanti, ma solo all'indietro, mentre coi piedi dove ti viene meglio darla. So che si deve fare  meta, e che se butti la palla dentro i pali sono punti. So inoltre che se non vinci neanche una partita al Sei Nazioni prendi il cucchiaio di legno.
Leggendo qua e la mi sono reso conto che l'Italia ha tanto onore che a malapena sa dove metterlo. Ogni volta che finisce una partita è sempre con onore e testa alta, testa alta e onore. Oh, le ha perse tutte finora, ma tutte con testa alta e onore. Non danno punti né la testa alta né l'onore, ma l'Italrugby ne ha a bizzeffe, sia mai che magari un giorno torni utile.

L'Udinese è uscita ieri dall'Europa League. Dopo aver perso l'andata in Olanda 2-0, al ritorno ha vinto solo 2-1 contro l'AZ Alkmaar. Indovinate come è uscita l'Udinese dal campo dopo l'eliminazione? A testa alta! Eh certo. Gli avversari erano in dieci dal terzo minuto, mentre i friulani stavano già vincendo 2-0 al 15esimo, salvo poi prendere gol da una squadra in 10 che è tanto abile e simpatica, ma che non è il Barcellona. Però è uscita con onore e a testa alta dalla competizione. Meglio così, sono contento per l'Italia che fa il pieno d'onore. Ma mica è finita qui.

Due giorni prima l'Inter è uscita dalla Champions agli ottavi contro il modestissimo Marsiglia che in campionato perde anche contro sé stessa. I nerazzurri sono riusciti a prendere un gol nei minuti di recupero del secondo tempo in entrambe le sfide. Fuori anche l'Inter dalla Champions contro un avversario che definire più scarso è eufemistico. Nonostante ciò, anche loro sono usciti con un fottìo d'onore. Ma magari a testa bassa, chiederete voi. Manco per il cazzo! A leggere i giornali anche loro con la testa alta. Che bella cosa. Il giorno dopo è toccato al Napoli, che forte del 3-1 del San Paolo, è andata a Londra a prenderne 4 in 120 minuti. Poteva coprirsi e ripartire, bastava fare due gol e si arrivava ai quarti, dove neanche Maradona era riuscito ad arrivare. E invece no, a casa anche il Napoli. Ma credete forse che sia uscito sconfitto? Stolti! Per Mazzarri è come una vittoria, mentre per Cannavaro la testa non era alta, ma altissima. Bellissima cosa, sono molto contento.

La Lazio ne prende 3 in casa dall'Atletico Madrid, squadra forte e con un fenomeno come Falcao in attacco. Poi va a Madrid e perde anche lì, ma solo uno a zero. 4-1 di somma tra andata e ritorno. Be' dai questa è una sconfitta senza appello, senza onore penserà qualcuno con una gran voglia di scherzare. Perché anche da lì la Lazio è uscita a testa alta, fiera di aver giocato alla pari contro un grande avversario. Non vedo dove sia il pari nel punteggio di 4-1, ma mi fido.

L'unica italiana che esce senza onore e senza gloria è il Milan, che perde 3-0 a Londra contro l'Arsenal, ma in virtù del 4-0 a San Siro è qualificata. In pratica l'unica squadra italiana ai quarti è anche l'unica che esce dal campo a testa bassa e senza onore.

Ora, io non sono un catastrofista che pensa che le sconfitte siano tutte uguali e che non esista disfatta con onore. Se il Poggibonsi perdesse 1-0 col Barcellona dopo che l'arbitro ha annullato due gol validi e negato un rigore solare ai poggibonsesi, e il loro presidente dicesse: sconfitta con onore, io non penserei che sta dicendo cagate. Ma si provasse una volta a essere obbiettivi, sia nel rugby sia nel calcio, senza per forza dire che ogni sconfitta è con onore e a testa alta, e magari si riuscisse ad applicare questa filosofia a tutte le cose, smetterebbero di riderci dietro in giro per il mondo.

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