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martedì 6 marzo 2012

Dai Claudio, 5-4-1 e ti passa la paura.

Se c'è una persona nel mondo che invidio è Andres Iniesta.
Non tanto per i soldi, per i piedi, per la classe, perché gioca al Barcellona o perchè è l'unico esemplare di uomo al mondo privo di zigomi.
Invidio Andres Iniesta perché in ben due occasioni è stato decisivo per la squadra.

Semifinale di Champions League, stagione 2008-2009. Chelsea - Barcellona. Dopo lo 0 - 0 dell'andata in Spagna, i blues conducono 1-0 a un minuto dalla fine (per chi non lo sapesse, i blues è il Chelsea. Che cazzo ci fai nel mio blog se non sai chi sono i blues? Ah già, sei mio fratello. Ciao Miky).
La partita verrà ricordata soprattutto per il simpaticissimo arbitraggio di Ovrebo, che correva col braccio  verso la porta del Chelsea e quando l'azione dei londinesi diventava particolarmente pericolosa, fischiava. I blaugrana (sì Miky, i blaugrana è il Barcellona) soffrirono come mai avevano fatto negli ultimi tre anni, e agguantarono il gol-qualificazione nell'ultimo minuto di recupero grazie ad Andres Iniesta, che fece l'unico tiro in porta per la sua squadra in tutta la partita, e portò compagni, staff, tifosi e tutti quelli che vollero salire sul carro dei vincitori alla finale di Roma, poi vinta con merito.

Finale di Coppa del Mondo, Sudafrica 2010. La Spagna, già campione d'Europa in carica, sfida l'Olanda. Partita tesa ed equilibrata, decisa a 4 minuti dai rigori, al 116esimo minuto, da Andres Iniesta. Apoteosi. In Spagna diventa più amato e importante del Re. Anche i tifosi del Real Madrid iniziarono ad amare Iniesta. Cazzo, aveva appena fatto vincere alla Spagna la coppa del mondo.

La stessa cosa poteva capitare a Gianpaolo Pazzini, seppur in competizioni e con pesi specifici totalmente diversi.
La sua squadra le sta perdendo tutte. Non segna da tantissimi minuti - il numero esatto non lo ricordo ma è il record nella storia dell'Inter - e i tifosi vanno allo stadio già tristi e demoralizzati.

I milanesi affrontano il Napoli a San Paolo, e perdono uno a zero. Nell'ultimo minuto il cecchino Pazzini, che di testa non sbaglia mai, è a 3 metri dalla porta, completamente solo, gli arriva un cross perfetto. Deve solo metterla in porta. Ma lui è un cecchino, la vuole piazzare sul palo alla destra del portiere. Può diventare l'eroe dell'Inter, può pareggiare la partita.
Forse già da quando ho scritto il cecchino Pazzini avrete capito che l'ha sbagliato. E molto probabilmente avete già visto la partita o almeno gli highlights quindi sapevate già benone che l'ha sbagliato. Ecco, ha sbagliato. L'Inter perde, di nuovo.

A Catania può arrivare il riscatto. La squadra sta pareggiando 2-2 dopo essere andata sotto 2-0 in casa. La rimonta sarebbe un gran segnale per dimostrare che è viva e lotta. Gli ultimi minuti, l'Inter attacca alla ricerca del gol del 3-2. Obi tira una fucilata per Gianpaolo secontinuicosìl'Europeolovedidacasa Pazzini, che la stoppa di ginocchio-ventre-pancia-braccio. E' solo, a un metro dalla porta. Non può proprio sbagliarlo, prende la mira, carica il sinistro e ha la brillante idea di tirare addosso a Carrizo in uscita. Poteva essere l'eroe di San Siro, colui che si fa perdonare tanti errori con il gol scaccia crisi. Poteva essere l'Iniesta dell'Inter, è diventato un pirla.

Ho solo una richiesta da fare a Ranieri: contro il Marsiglia potresti farlo giocare unica punta? Ho puntato forte sullo 0-0.

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