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venerdì 30 marzo 2012

Mourinterviste

A me Mourinho piaceva, e piace tutt'ora. E' un esaltato, uno che crede di essere Dio, un fanatico. Ma le sue interviste, soprattutto quelle pre-partita, erano più emozionanti della partita stessa.

Se durante la settimana è successo qualcosa di insolito, tipo un terzino che ha ammazzato la figlia, o un'ala sinistra che ha cagato sulla macchina del presidente, l'allenatore tratta soprattutto l'episodio, facendo un'intervista un po' diversa dal solito. Altrimenti, le conferenze stampa sono sempre monotone:
Mister, affrontate il Real Pusterlengo, che arriva da 33 sconfitte consecutive e ha la peggior difesa del mondo. Sono stati venduti 8 biglietti, e in 9 hanno provato a farsi rimborsare il tagliando. Come vede la partita? 
Li temo, perché hanno fame e vogliono uscire da un momento delicato che non meritano. Sarà una partita da affrontare con la concentrazione giusta, ma sono certo che i giocatori troveranno le motivazioni giuste.
Mister, ma cosa cazzo stai dicendo? Parla d'altro, se proprio non ti va di parlare della partita, ma non dire certe cazzate.
Che poi, non so se l'avete notato anche voi, quando la squadra che si dovrà affrontare le sta perdendo tutto, è difficile perché sono affamati, quando le sta vincendo tutte, sarà difficile perché sono in un buon momento, quando invece ne vincono una sì due no poi tre sì e così via, la partita diventa difficile perché loro vogliono dare continuità al gioco e ai risultati. E andate a fare in culo!

Avete mai sentito un allenatore dire esattamente le cose come stanno? Io sì, Mourinho.
Le sue parole erano un emozione dietro l'altra, non c'era la banalità, non esistevano le frasi fatte, ogni conferenza era una sorpresa. E' grazie a lui se l'Italia conosce espressioni come prostituzione intellettuale o zeru tituli. E' grazie a lui se possiamo ricordare conferenze stampa degne di essere seguite:
Mister, come vede la squadra per questa sfida?
Vinciamo facile. 2-0 il primo tempo, nella ripresa possesso palla e gol del 3-0 giusto per sicurezza. Giocano gli 11 che hanno giocato settimana scorsa, ma a centrocampo tolgo Stankovic, metto Thiago Motta, per marcare a uomo il trequartista. I cambi verranno fatti al 57esimo, al 68esimo e all'88esimo faccio entrare un giovane. Ci faremo ammonire 3 giocatori, ma non ci sarà nessun infortunio. Praticamente già vinta, lo dico anche per i bookmaker: togliete le quote.

Sono queste le interviste che piacciono, che riempiono e fanno vendere i giornali. Andate tutti a scuola da Mourinho, e imparate anche voi a fare le Mourinterviste, per piacere. Non se ne può più di rispetto per l'avversario e cazzi vari.

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