Andrà a fare compagnia a Napoli, Inter e Lazio in Europa League, con quest'ultime due che devono ancora qualificarsi, ma avendo vinto l'andata 2-0 è più sì che no. L'Europa League è una buona vetrina per far giocare giovani talenti e per dare minuti nelle gambe a chi gioca meno in campionato: gli allenatori diranno così. In realtà pensano che l'Europa League sia una gran rottura di coglioni, un ostacolo per il campionato, qualcosa di cui si può fare tranquillamente a meno. Per questo fanno giocare semisconosciuti e pippe clamorose.
La Serie A manda tre squadre in Champions, di cui una ai preliminari. Poi ne manda almeno due in Europa League, forse tre, quando va bene quattro. Statisticamente è più probabile che una squadra italiana arrivi in fondo in EL che in CL. Ma in EL le squadre non arrivano in fondo, mai. Neanche per sbaglio. Questo per la politica di merda descritta sopra, diffusissima in Italia e inesistente in giro per l'Europa.
Volete riuscire a trattenere i Thiago Silva, Ibra, Lavezzi, Sanchez e via discorrendo? Volete che in Italia arrivino i Robben, i Van Persie, e via discorrendo? Smettete di pensare all'Europa League come a un asilo, e smettete di trattare gli under21 come merde. Insomma: sciraeisì
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