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lunedì 26 settembre 2011

...e arrivarono i 3 punti

Sono state necessarie 4 giornate di campionato per vedere la prima vittoria di Inter, Roma e Milan. Nessuna delle tre ha brillato, e una sola ha dovuto cambiare allenatore per riuscirci.
La vetta virtuale della serie A appartiene all'Atalanta, che con 10 punti in 4 gare, guarderebbe tutti dall'alto, se non fosse per scommettopoli e i 6 punti di handicap che hanno zavorrato i bergamaschi. Quindi in vetta restano Juventus e Udinese con 8 punti, e un fottìo di squadre che seguono a quota 7. Ultima solitaria il Cesena, che non ha ancora fatto punti.
Bologna 1 - 3 Inter
Buona la prima per Ranieri nella panchina neroazzurra. Il tecnico rispolvera la difesa a 4 e, soprattutto,  Pazzini, che lo ripaga al minuto 39 segnando il gol del vantaggio. Nella ripresa il pareggio di Diamanti su rigore illude i felsinei, poi ci pensano prima Milito su rigore poi Lucio a raddrizzare la prima di Ranieri
Napoli 0 - 0 Fiorentina
I toscani escono indenni dal San Paolo, giocando un ottimo calcio e sfiorando più volte il vantaggio. I campani, che protestano per un rigore non concesso, registrano la miseria di un punto nelle ultime due uscite.
Milan 1 - 0 Cesena
Prima vittoria in campionato per i campioni d'Italia in carica. Merito di Seedorf, che regala giocata di alta classe, guida i compagni e segna il gol decisivo. Ancora a quota 0 i romagnoli.
Chievo 2 - 1 Genoa
I liguri perdono partita e primato a 10 secondi dal fischio finale per colpa di Moscardelli, al secondo centro in due gare. Passano in vantaggio proprio i rossoblù grazie al solito Palacio. Pellissier si procura il rigore (carpiato con avvitamento. 4.5 il coefficente di difficoltà), e la conseguente espulsione di Dainelli. Penalty  che lo stesso capitano clivense sbaglia come solo il peggiore dei coglioni avrebbe potuto. Ed è sempre lui a  pareggiare i conti con uno stacco imperioso. Nel finale, la beffa.
Atalanta 2 - 1 Novara
I bergamaschi colgono la terza vittoria consecutiva, approfittando un calendario non impossibile. Parte forte la dea che trova il vantaggio grazie a un'incursione di Schelotto. Il raddoppio arriva nella ripresa e porta la firma del figliol prodigo Cigarini.Negli ultimi 10 minuti gli orobici escono dal campo e il Novara trova la rete della speranza con Porcari. Nel finale arriverebbe anche il pareggio ospite, ma l'arbitro annulla per fuorigioco inesistente.
Catania 1 - 1 Juventus
Dopo il pareggio di 4 giorni fa contro il Bologna, i bianconeri compiono un altro passo falso al Massimino. Sono proprio gli etnei a passare in vantaggio grazie a Bergessio, che approfitta del pomeriggio no di Chiellini. Nella ripresa Krasic, dietro gentile concessione di Andujar, fissa il risultato sull'1 - 1.
Cagliari 0 - 0 Udinese
Partita vivace e con tante occasioni da entrambe le parti, che non vengono concretizzate un po' per bravura dei portieri, un po' perchè una di queste capita a Larrivey. Pareggio giusto e friulani ancora al comando.
Lazio 0 - 0 Palermo
I biancocelesti non vincono, ne brillano particolarmente, ma escono dallo stadio tra gli applausi dei propri tifosi. La prima volta da quando c'è Lotito. Partita non bellissima con pareggio a reti bianche unico risultato possibile vista la partita.
Siena 3 - 0 Lecce
Tutto facile per i padroni di casa, che non faticano a domare i salentini, mai scesi in campo. Dopo 5 minuti Destro porta avanti i suoi, mettendo la gara subito in discesa. La doppietta di Calaiò rende il passivo pesantissimo per gli ospiti
Parma 0 - 1 Roma
Luis Enrique coglie la prima vittoria da quando è in Italia. Deve ringraziare Osvaldo, che con un colpo di testa chirurgico doma i padroni di casa. Giallorossi brillanti solo per 20 minuti, e lontani dal gioco frizzante e veloce che avrebbe dovuto portare il tecnico asturiano. Ma per il bel gioco c'è tempo, per i risultati no.

Il Podio

  1. Emanuele Calaiò (Siena): Julio Sergio esce alla disperata e allontana la palla sui piedi dell'attaccante ex Napoli. Pallonetto al volo da 30 metri a beffare portiere e giocatore appostato sulla linea
  2. Clarence Seedorf (Milan): Dalla sinistra lascia partire un tiro velenosissimo a giro che si insacca nel sette del palo più lontano.
  3. Luca Cigarini (Atalanta): Gran destro dal limite dell'area, che si insacca all'incrocio dei pali alla destra del portiere novarese.

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