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lunedì 12 settembre 2011

Ne è valsa la pena.

Venerdì 8 settembre: finalmente inizia il campionato. Tantissimi gol e altrettante sorprese in questa prima/seconda giornata di Serie A.
Milan 2 - 2 Lazio
Partita iniziata alle 21:05 per il Milan, alle 20:45 per tutti gli altri. Infatti i rossoneri si ritrovano sotto di due gol, grazie a Klose e Cissè che ridicolizzano Nesta, manco fosse l'ultimo arrivato. Poi ci pensa il duo offensivo Ibra - Cassano a scongiurare la figura di merda casalinga alla prima.
Cesena 1 - 3 Napoli
I romagnoli, i primi nella storia della serie A a giocare su  un campo sintetico, meriterebbero di perdere la partita solo per il gol concesso a Lavezzi: rimessa laterale di Campagnaro di 50 metri a pescare il "Pocho" solo in area. Guana pareggia i conti, ma nella ripresa arrivano i gol di Campagnaro e Hamsik.
Juventus 4 - 1 Parma
Era tutto pronto per la festa bianconera, nel nuovo stadio, col nuovo allenatore, e festa è stata. Nel primo tempo Pirlo manda in gol Lichtsteiner (che poi dichiara: il gol è di Andrea, io ero lì e lo dovevo fare perchè era facile). Nella ripresa arrivano i gol di Pepe, Vidal e la perla di Marchisio. Al 92', sul 4 a 0, De Ceglie non trova niente di meglio da fare che abbattere Giovinco in area da ultimo uomo: rosso e calcio di rigore, che la stessa "Formica Atomica" realizza.
Catania 0 - 0 Siena
35 gradi all'ombra, partita che finisce tra gli sbadigli di quei pochi che sono rimasti svegli 90 minuti.
Chievo 2 - 2 Novara
Esordio shock per i piemontesi nella massima serie dopo 55 anni, che, pronti via, vanno sotto di due reti grazie a Thereau e Pellissier . Poi la rimonta, concretizzatasi a 5 minuti dalla fine, porta le firme di Marianini e Paci.
Fiorentina 2 - 0 Bologna
I Felsinei vanno più volte vicini al gol prendendo 3 pali e creando mille occasioni. I toscani, invece, i gol li fanno. Apre le danze il solito Gilardino con un colpo di testa dei suoi. Chiude i giochi Cerci.
Genoa 2 - 2 Atalanta
Miguel Veloso realizza la sua prima rete con la maglia rosso-blu, che porta in vantaggio i liguri. Ma il Genoa nel primo tempo non esiste. L'Atalanta, che parte da un -6 in classifica che pesa come un macigno, gioca meglio e chiude il primo tempo in vantaggio, grazie alla doppietta di Maxi Moralez. Nella ripresa Mesto approfitta di un assist della difesa atalantina e firma il pareggio.
Lecce 0 - 2 Udinese
I Friulani, reduci dall'eliminazione in Champions League, partono forte e dopo 80 secondi Basta sblocca il risultato. Al 16' ci pensa il solito Di Natale a chiudere i giochi.
Roma 1 - 2 Cagliari
I sardi approfittano di una Roma ancora in rodaggio e che non segna neanche a porta vuota in un campo in discesa, per fare bottino pieno all'Olimpico. I gol, tutti nella ripresa, portano le firme di Daniele Conti, El-Kabir e De Rossi a tempo scaduto. I capitolini fanno tanto possesso palla, il Cagliari 3 tiri in porta e due gol.
Palermo 4 - 3 Inter
La nuova Inter, del nuovo allenatore, che ha portato il nuovo modulo, rimedia una figura di merda dal sapore antico. Al Barbera i nerazzuri vanno due volte in vantaggio grazie a Milito, ma vengono sempre ripresi, prima da Miccoli, poi da Hernandez. Poi di nuovo Miccoli e Pinilla, regalano i 3 punti all'esordiente tecnico rosanero Mangia. Il gol di Forlan a tempo scaduto è utile solo per statistiche e fantacalcio.
35 gol segnati in questa giornata, alcuni veramente bellissimi.

Il Podio
  1. Miroslav Klose (Lazio): Nesta si dimentica per 20 minuti di essere uno dei centrali difensivi più forti del mondo. Klose lo sbeffeggia con un controllo di destro in corsa con dribbling annesso che lo porta dritto dritto da Abbiati, trafitto con il sinistro.
  2. Claudio Marchisio (Juvnetus): Pirlo lo mette a tu per tu con Mirante con una palla dolce dolce in aria. Lui può scegliere: metterla giù, guardare il portiere, mirare l'angolo e tirare, oppure fare un pallonetto in corsa al volo di esterno destro. Sceglie la seconda, coefficiente di difficoltà altissimo e gol che fa scendere lo stadio.
  3. Fabrizio Miccoli (Palermo): dalla sua mattonella preferita, calcia una punizione magistrale. Palla forte, carica di effetto che beffa Julio Cesar.

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