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venerdì 30 settembre 2011

Bandiere

Ore 15:00 di domenica 2 Ottobre 2011. Allo stadio Via del mare si giocherà Lecce - Cagliari. Probabilmente non sarà una partita spettacolare, e con grandi gesti tecnici (basti pensare che probabilmente giocherà titolare Larrivey), ma per qualcuno sarà una partita storica. Daniele Conti raggiungerà le 329 presenze in maglia rossoblù, superando Brugnera e diventando così il giocatore con più presenze nella storia del Cagliari.
Nel calcio moderno le bandiere stanno diventando sempre più cosa rara. I nuovi investitori, russi e arabi su tutti, hanno portato una mole di denaro non indifferente, convincendo sempre più i giocatori a cambiare maglia e raggiungere così squadre dal passato poco glorioso, con un progetto non ben definito, ma disposte a coprire d'oro i calciatori migliori.
Proprio per questo persone come Javier Zanetti, Alessandro Del Piero, Francesco Totti, Massimo Ambrosini, Gennaro Gattuso e lo stesso Conti in Italia, Carles Puyol, Xavi Hernandes, Andres Iniesta, Ryan Giggs, Poul Scholes (solo per citare i più forti) in Europa, sono giocatori da ammirare, da lodare e tifare, indipendentemente dalla maglia che indossano.
Persone, il cui valore umano supera largamente il valore calcistico, che hanno resistito al richiamo del denaro (nessuno dei sopraccitati guadagna meno di 3 milioni di euro a stagione, a parte Conti, comunque) per diventare punti fermi del proprio club, per prenotarsi a una poltrona dirigenziale perchè troppo importanti per la squadra per lasciarli andar via appena vengono appese le scarpette al chiodo. Persone che rendono il gioco del calcio estremamente umano.
Un capitolo a parte lo merita Paolo Maldini. Il Capitano per eccellenza, che sin da bambino, fino al giorno del suo ritiro, ha vestito un'unica casacca, giocato per un'unica maglia. Dal 20 Gennaio 1985, giorno del suo debutto in prima squadra, al 31 Maggio 2009, giorno del suo ritiro, non ha mai smesso di indossare la maglia numero 3 del Milan.
Ma proprio il giorno del suo addio al calcio, a casa propria, in quello stadio che l'ha visto protagonista di tantissime partite, è stato fischiato da quel pubblico che lui stesso aveva fatto gioire con i suoi 26 trofei conquistati. Fischiato dalla propria curva.
Fanno tanto bene al calcio persone come Daniele Conti, Javier Zanetti, Alessandro del Piero e Francesco Totti, quanto male questi personaggi, che hanno fatto vergognare un club, e una nazione intera.

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