Pagine

sabato 31 dicembre 2011

C'è un cazzo da ridere

La prima giornata del campionato di Serie A si è giocata tra il 20 e il 21 Dicembre 2011 per effetto dello sciopero dei calciatori che ha fatto slittare l'inizio del campionato da fine agosto a metà settembre.
Ci ha rimesso la Nazionale, visto che ha dovuto affrontare due partite di qualificazione agli Europei senza che i propri giocatori avessero neanche un minuto di partita ufficiale nelle gambe.
Ci hanno rimesso le società, che per quello sciopero hanno perso un fottìo di soldi.
Ci ha rimesso la FIGC, in immagine, organizzazione e, anche loro, in soldi.
Ci hanno perso gli sponsor e le televisioni, che sul calcio giocato, quello vero, fanno girare un botto di quattrini.
E soprattutto ci hanno rimesso i tifosi, quelli che campano di pane e calcio, quelli che  vivono il sabato o la domenica con passione verso la maglia, che si sentono parte della squadra che tifano, tanto da usare la prima persona plurale dopo ogni partita: oggi abbiamo perso perchè abbiamo giocato male, ma sicuro la prossima la vinciamo. Siamo in casa. E sono proprio i tifosi che hanno dato il via alla più comune delle rivolte in Italia: quella su Facebook e Youtube. 
Tantissimi i gruppi,  le pagine e i video createsi che invitavano i giocatori ad andare a lavorare, a smettere di fare i bambini viziati, ad andare in miniera per capire il vero significato dei soldi. Moltissimi hanno provato a convincere gli internauti a fare uno sciopero del tifoso. Tutti commentarono lo sciopero, con una rabbia che non era dettata dai motivi reali dello sciopero, bensì dal fatto che i calciatori, unici responsabili secondo molti di questa astensione al lavoro, avevano allontanato di altre due settimane l'inizio del campionato: una bestemmia per gli italiani.
Ma l'estate del 2011 non verrà ricordato per lo sciopero dei calciatori, bensì per l'inchiesta Last bet scoppiata a Cremona: una serie di partite truccate per favorire le scommesse sportive. 
Come spesso succede, tutti gli indagati hanno dichiarato la loro estraneità ai fatti, completa o parziale. C'è chi ha indetto conferenze stampa strappalacrime (vedi Beppe Signori, un monologo commovente quanto un porno non d'autore), chi ha fatto la vittima, appoggiato dalla curva della squadra in cui gioca (vedi Cristiano Doni, con gli ultrà dell'Atalanta che marciavano con cartelli e striscioni e gridavano noi non siamo come i napoletani che hanno il figlio del Boss a bordo campo a vedere le partite) e chi, come Paoloni, portiere della Cremonese, ha ammesso le combine, ma mica aveva avvelenato i compagni. Come dire: ho stuprato quella donna, ma mica l'ho messa incinta. Vedendo certe immagini ci si chiede come abbiano fatto a scoprire tutto:


Poi, verso Natale, tutto cambia. Un certo Farina, giocatore del Gubbio, squadra che milita in serie B, denuncia che gli sono stati offerti soldi per combinare una partita. Iniziano intercettazioni, nuove indagini al termine delle quali finiscono in galera giocatori fino ad allora sconosciuti, con una passione verso il calcio e una professionalità tale che riescono tranquillamente a truccare le partite della propria squadra pur di ottenere discrete cifre di denaro. Ma finisce in galera anche Cristiano Doni, personaggio popolarissimo, il più famoso degli indagati, quello che si era professato innocentissimo solo tre mesi prima ora confessa tutto. Dice di averlo fatto per amore della maglia, che voleva solo il bene dell'Atalanta. Poi via via confessano tutti gli altri calciatori. Confessano quali partite erano state truccate, quali giocatori avevano detto sì e quali avevano detto no. Confessano le cifre sborsate e chi c'è dietro tutta la faccenda. Tutto viene a galla.
Le partite che milioni di persone guardavano alla TV, gli incontri su cui migliaia di persone scommettevano cifre più o meno grandi, convinte che i calciatori in campo si battessero per la maglia erano già decisi. Decine di partite già scritte, come un film. Calciatori che guadagnano dieci volte quello che guadagna un italiano medio vendeva le partite. Qualcosa di inconcepibile.
Ma nonostante tutto ciò sia venuto a galla, nonostante sia stato provato che c'era del marcio in tantissime partite di serie A, B e lega PRO la rabbia degli internauti non è esplosa. Solo un sacco di ilarità. Si è giocato su Doni Punto SNAI, sui Doni in galera per Natale, sul ponci ponci po po po, ti piace vincere facile? jingle dei Gratta e Vinci. Un sacco di ilarità e battute simpaticissime. D'altronde, mica si è fermato il campionato per queste cose. Domenica 8 i giocatori scenderanno regolarmente in campo, gli italiani potranno vedere la loro squadra alla tv e questo scandalo scommesse è solo un buon motivo per fare ironie battute e simpaticissimi fotomontaggi. In realtà non c'è un cazzo da ridere.

So che ve lo state chiedendo e la risposta è: sì, mi commuovo coi porno d'autore.

Nessun commento:

Posta un commento