Pagine

giovedì 1 dicembre 2011

Perchè lui vale

Javier Zanetti detiene parecchi record: straniero in attività con più presenze in serie A, giocatore con più presenze nella storia dell'Inter, giocatore con più presenze consecutive con la maglia dell'Inter, giocatore con più presenze nella storia argentina, giocatore più pettinato del globo terracqueo. In pratica chiunque giochi in squadra con lui sa già che la formazione titolare è composta da dieci giocatori che ruotano più Zanetti.
Verrebbe da pensare che Zanetti abbia rotto i coglioni. Invece no, è considerano univocamente un Signore, un campione fuori e dentro il campo.
Verrebbe da pensare che sì, avrà fatto più partite allo stadio che cagate al cesso, però magari è il classico giocatore da subbuteo umano, che sta fermo 90 minuti, fa il compitino, appena riceve palla la rende, senza arte ne parte. In realtà non verrebbe da pensarlo, perché si sta parlando di Zanetti, non di un pivellino del Real Pusterlengo, quindi lo conoscerete tutti. Ma io lo scrivo lo stesso perchè sono qui apposta. Zanetti non è il classico giocatore da subbuteo umano. Lui corre dal primo minuti fino all'ultimo di gioco con la stessa freschezza e lucidità mentale.
Più o meno la giornata tipo di Zanetti è così:

  • ore 7:00: sveglia;
  • ore 7:01: si mette il parrucchino (mi rifiuto di credere che siano suoi);
  • ore 7:02: colazione a base di qualcosa che conosce solo lui perché altrimenti non si spiega;
  • ore 7:05: si cambia per la corsetta;
  • ore 7:10: inizia la corsetta;
  • ore 21:30: fine della corsetta
  • ore 21:31: dà i souvenir appena presi in giro per l'Europa a moglie e figli;
  • ore 21:45: doccia;
  • ore 22:00: cena a base di qualcosa che è molto simile a quello che ha preso a colazione, ma non identico per non mangiare sempre le stesse cose;
  • ore 22:30: dà due colpi ben dati alla moglie, perché oltre a essere un gran calciatore e un gran signore è anche un gran marito;
  • 23:30: riposo.
Zanetti nel corso della sua carriera all'Inter ha avuto tantissimi allenatori più Gasperini, ma tutti lo facevano giocare titolare, partita dopo partita. Quindi i casi sono due: o Zanetti è un fuoriclasse del calcio moderno, un campione di livello mondiale, mai degnamente celebrato a livello personale per quanto riguarda onorificenze e premi, oppure in più di 20 anni di carriera gli è sempre andata di culo.

Nessun commento:

Posta un commento